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Dalla piazza di Bologna all'inizio del secondo decennio

Fin dal tredicesimo secolo la piazza di Bologna è un posto politicamente significativo, quindi bene ha fatto la FIOM a sceglierla per iniziare una nuova fase e per anticipare lo sciopero nazionale dei metalmeccanici che avrà luogo domani. Si comincia con uno sciopero pienamente riuscito in tutte le fabbriche metal meccaniche della regione (percentuali che stanno intorno all’85%) un corteo di cinquantamila e forse più, una partecipazione studentesca imponente. Vedremo domani cosa accade in tutto il paese, ma un paio di cose ormai possiamo dirle.

La politica all'alba

Il cosiddetto referendum di Marchionne ovviamente non era un referendum. Non era nemmeno un ricatto, era piuttosto una tortura. Un ricatto è limpido: qualunque cosa tu scelga ti schiaccia. Un ricatto che si fa chiamare referendum schiaccia egualmente, ma ripete che in quanto soggetto libero la responsabilità è tua. “I compagni litigano, i compagni si bisticciano”, dicevano i lavoratori da Mirafiori nei giorni scorsi. Litigano e si bisticciano perché la Fiat per settimane ha trasferito su di loro la responsabilità della crisi. Fiat non stava chiedendo un voto. Fiat stava delineando il futuro come una tenaglia: sussistenza o dignità. Sussistenza o dignità – scegliete. Avete a disposizione una o l'altra.

La crisi della governance europea e il MacGuffin del movimento globale

0.      Tempo, futuro semplice.

Dicembre, è normalmente il mese che conclude l’anno solare. Ma calendari e orologi - così vuole la tradizione - sono le prime macchine retoriche a venir spezzate dagli eventi insurrezionali. Dicembre 2010 allora non può che essere il primo mese dell’anno che viene. Il 14 è il suo primo giorno. L’anno passato è il tempo 0. Adesso inizia la danza. Iniziamo a contare. Battere il ritmo. Il punto di partenza? la riscoperta d’un tempo verbale banale - in verità fin qui imbrigliatissimo - come il futuro semplice. Pieno d’accenti e sbilanciato in avanti. Strutturalmente squilibrato. Tempo verbale proibito, perchè il futuro era stato rubato, negato, violentato.

I've seen happy Romanians

Imagine you're living in a country not very different from Italy. You can breath the corruption in the air, the great public works cost three times more than anywhere else and are never finished and the winners of the public auctions are decided by a phone call. The press - when not "porniphicated" - is declared by the authorities "a menace for the national security" and the opposition - when it's not the government's accomplice - is only patient and waiting for the electoral wheel to turn in its favor.

Am intalnit si romani fericiti

Imagineaza-ti ca traiesti intr-o tara asemanatoare cu Italia. Coruptia se transmite prin aer, marile opere publice costa de trei ori mai mult si nu sunt niciodata finalizate iar castigatorii licitatilor publice se decid cu un telefon dat cui trebuie. Presa – cand nu e total “pornificata” – este declarata “un pericol pentru siguranta nationala” iar opozitia – cand nu e complice – e rabdatoare si asteapta, sperand ca roata electorala sa se invarte in favoara ei.

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