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A Reading List for #Occupy - Part II

Edited by Paolo Mossetti

After the Occupy Wall Street "People's Library" was brutally dismantled by the police, last November, I asked some of my favourite writers, activists, and academics to help me compile a list of books that would recreate, though only virtually, the library's shelves. 
This is the second part of the answers I collected. 

Jóvenes ¡levantaos y tomad el mando!

La clase política, la izquierda, parece haber alcanzado, terminada la larga marcha durante la cual se creó la ilusión del Estado de bienestar, su meta, su paraíso, su tierra prometida: la integración en el Estado capitalista, El Estado hegeliano u orwelliano, siempre el Estado, como meta final al que las izquierdas, como el hijo pródigo, vuelve de rodillas en actitud de adoración. El Estado, representación del patriarcado freudiano, al que, atrapada en un sentimiento de culpa por haber sido, en otros tiempos, revolucionaria, vuelven las izquierdas renunciando a la revolución. En este panorama estepario se encuentran atrapadas las contradicciones, antaño dialécticas y por tanto antagónicas, de las clases sociales.

Street-Fightin' Press? - Dal "Trojan Journalism" al disprezzo di classe

Qualche settimana fa, nella sezione “culturale” dell’Evening Standard, pubblicarono una foto: erano ritratti otto ragazzi, sui venti anni, seduti su una scalinata di un palazzo medievale. Erano vestiti, da buoni londinesi “intellettuali”, in uno stile fintamente casual-sciatto; erano tutti sorridenti; due di loro maneggiavano un cellulare; una giovinetta aveva un pc sulle ginocchia: «Stiamo parlando di tecnologia», sembrava dire. Chi erano costoro? Erano loro quelli che lo Standard chiamava, con un bel titolone, Clicktivists, attivisti del “click”. Ecco i volti nuovi della protesta di questi mesi: coloro che usano i social network come Facebook o Twitter per organizzare manifestazioni, coordinarsi, promuovere scioperi. [1]

Teaching Insurrection: Franco Berardi Bifo @ Brera Academy, Milan

I would like to talk about something that everybody knows, but that, so it seems, no one has the boldness to say. That is, that the time for indignation is over. Those who get indignant are already starting to bore us. Increasingly, they seem to us like the last guardians of a rotten system, a system without dignity, sustainability or credibility. We don't have to get indignant anymore, we have to revolt.

A scuola di rivolta - Franco Berardi Bifo all'Accademia di Brera, Milano

Vorrei parlare di una cosa che tutti sappiamo ma che nessuno sembra avere la spudoratezza di dire: e cioè che il tempo dell'indignazione è passato e chi si indigna già comincia ad annoiarci, comincia a parerci ogni giorno di più l’ultimo difensore di un sistema marcio, di un sistema privo di dignità, privo di sostenibilità, privo di credibilità. Noi non ci dobbiamo più indignare, noi dobbiamo insorgere.

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