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Sperperare: la tesi dell'opportunismo irriverente
Lilliburlero
L'Inghilterra fa 36
L’Inghilterra è sempre stato un paese particolarmente abile nel reinventarsi. Era la terra che aveva schiavizzato mezzo mondo col suo colonialismo, poi è diventata quella che lo ha salvato dal Nazismo. Era il paese in cui alla fine del 1945 gli sfollati avevano dato vita alle occupazioni di case più massicce nella storia europea, poi è diventato l’incubo yuppy degli anni della Thatcher. Era la Cool Britannia del New Labour, poi è diventata ‘la cosa’ scontenta e sanguinante dell’attuale governo conservatore. Ma a ben guardare, sotto tutti questi capovolgimenti e cambi di maschera, qual’è la verità sull’Inghilterra?
Nel migliore dei casi
Carlo aveva fatto quel volo decine di volte. Milano, New York, Milano, New York, Milano... In business class, ovviamente. Come un dio da sala d’aspetto. Li facevano imbarcare per primi, loro. E gli davano il vino, mica i succhi di frutta. Del resto il viaggio era la parte migliore. A New York non c’era niente ad aspettarlo, a Milano non c’era nessuno a dirgli arrivederci. Però quella era la vita che voleva. A venire da una famiglia divorziata in un paesino di provincia, si ripeteva con un sorriso, le ambizioni si possono misurare con la carta di credito.
Visti da Londra - Se l'Italian style diventa un metodo di lotta
L’Italia vista da Londra sta cambiando colore. Niente più spiagge dorate, piatti di pasta fumanti e donne generosamente svestite. Gli occhi delle nuove generazioni inglesi vedono il fumo delle camionette bruciate alzarsi sulla penisola e di colpo sembrano accorgersi di quanto fosse rimasto finora nascosto dalla luce accecante del sole del mediterraneo.
Sono soprattutto gli studenti, in marcia per le strade di Londra o asserragliati in dozzine di universita’ occupate, che oggi rivolgono lo sguardo verso l’Italia in cerca di un’ispirazione che non sia più quella stantia dei classici.
