bifo-ita
La Sinistra Fiduciosa
La farsa la tragedia l'insolvenza
In piazza del Quirinale la sera del 12 novembre una folla grida a perdifiato: “Galera galera.”
E’ il popolo italiano, che vuoi farci. Feroce con i tiranni che paiono scivolare giù dal piedistallo, dopo averli adorati quando erano trionfanti.
Ma questa volta il branco non è solo feroce, è anche stupido.
Credono che Berlusconi esca di scena, ma la verità è che stiamo assistendo al capolavoro finale di Berlusconi, che lui lo sappia o no, che lui abbia o meno l’energia e l’intelligenza per portare fino alla conclusione la sua avventura anarco-autoritaria. Se il povero vecchio mammasantissima non reggesse all’emozione e al cardiopalma ci sarà qualcuno che prenderà il suo posto, più giovane e più freddo, per condurre in tragedia quella che finora a ieri è stata una farsa costosa e pericolosa. Ricapitoliamo i fatti, per dissipare la nebbia auto-consolatoria scalfariana.
Paradosso del presente e diritto all'insolvenza
Inefficacia delle forme di lotta in assenza di solidarietà
Il movimento di protesta si è diffuso durante l’anno 2011, e ha cercato di opporsi all’attacco finanziario contro la società. Ma le dimostrazioni pacifiche non sono riuscite a cambiare il programma di azione della Banca centrale europea, dato che i parlamenti nazionali sono ostaggi delle regole di Maastricht, degli automatismi finanziari che funzionano come costituzione materiale dell’Unione. La dimostrazione pacifica è efficace nel contesto della democrazia, ma la democrazia è finita dal momento che automatismi tecno finanziari hanno preso il posto della decisione politica. Se occorreva una prova definitiva del carattere illusorio di ogni discorso sull’alternativa democratica, l’esperienza di governo di Barack Obama ce l’ha fornita. Nessun potere democratico può nulla, nessuna alternativa è possibile nella sfera dell’azione democratica, dal momento che le decisioni sono già prese, incorporate nei dispositivi di connessione informatica, finanziaria e psichica.
Con un certo stupore forse ingenuo
Con un certo stupore forse ingenuo
Mi chiedeva qualcuno:
Ma cosa sta accadendo
nel secondo decennio del secolo ventuno?
Mantra del Sollevarsi (15 ottobre e dintorni)
Il 15 febbraio del 2003 centomilioni di persone sfilarono nelle strade del mondo per chiedere la pace, per chiedere che la guerra contro l’Iraq non devastasse definitivamente la faccia del mondo. Il giorno dopo il presidente Bush disse che nulla gli importava di tutta quella gente (I don’t need a focus group) e la guerra cominciò. Con quali esiti sappiamo.
Dopo quella data il movimento si dissolse, perché era un movimento etico, il movimento delle persone per bene che nel mondo rifiutavano la violenza della globalizzazione capitalistica e la violenza della guerra. Il 15 Ottobre in larga parte del mondo è sceso in piazza un movimento similmente ampio. Coloro che dirigono gli organismi che stanno affamando le popolazioni (come la BCE) sorridono nervosamente e dicono che sono d’accordo con chi è arrabbiato con la crisi purché lo dica educatamente. Hanno paura, perché sanno che questo movimento non smobiliterà, per la semplice ragione che la sollevazione non ha soltanto motivazioni etiche o ideologiche, ma si fonda sulla materialità di una condizione di precarietà, di sfruttamento, di immiserimento crescente. E di rabbia.
