Con un certo stupore forse ingenuo

Con un certo stupore forse ingenuo

Mi chiedeva qualcuno:

Ma cosa sta accadendo

nel secondo decennio del secolo ventuno?

 

Io gli ho risposto: caro

Ti dico quel che penso.

Se vuoi capire il senso

Di quel che sta accadendo

chiedilo ai greci. Loro già lo sanno.

In poco più di un anno

Il prodotto è disceso

Della bellezza del sette per cento.

Tutto il resto è in aumento,

prezzi miseria debito

depressione violenza.

 

Non è questo il destino

Che per tutti prepara l’ordinanza

Della banca europea?

Non è chiaro che stanno distruggendo

La vita della gente, le risorse

Prodotte dal lavoro, e quel ch’é peggio

Le condizioni stesse del sapere

Che produce ricchezza?

 

E’ l’effetto evidente dell’azione

Del gruppo dirigente

Che per qualche ragione

Governa il continente

Seppure non eletto da nessuno.

 

Perché lo fanno? Perché mai qualcuno

Tra coloro che possono qualcosa

Non s’alza per fermare

La barbarie che avanza?

C’è un occulto disegno oppure il dogma

Acceca al punto che la sudditanza

Alle regole astratte eppure umane

Della finanza

Appare un dato senza alternativa

Cosicché, inevitabile,

non possiam che aspettare la mattanza?

 

Di mattanza si tratta, sia ben chiaro

Non di un vile problema di denaro.

La miseria che torna inaspettata

Sta scatenando i più brutali istinti

In questa psicosfera spaventata.

 

Chiuderanno i ribelli nei recinti

Per bestiame

Come hanno fatto a Londra,

e i conformi accuseran gli alieni

e gli alieni i conformi,

finché la guerra ovunque ci trasformi

in belve.

 

E il ZyklonB sarà sostituito

da notizie allarmanti dello schermo

che spingeranno al pogrom gli affamati.

 

Iugoslavia è il futuro dell’Europa

Che obbedisce ai mercati

Come se un dio li avesse generati

Mentre non sono invero

che un atto di linguaggio

Che si può revocare

Con un simile atto di linguaggio

Che dissolva il servaggio.