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La sconfitta dell’anti-Europa comincia in Italia

L’unione europea nacque come progetto di pace e di solidarietà sociale raccogliendo l’eredità della cultura socialista e internazionalista che si oppose al fascismo.
Negli anni ’90 le grandi centrali del capitalismo finanziario hanno deciso di distruggere il modello europeo, e dalla firma del Trattato di Maastricht in poi hanno scatenato un’aggressione neoliberista. Negli ultimi tre anni l’anti-Europa della BCE e della Deutsche Bank ha preso l’occasione della crisi finanziaria americana del 2008 per trasformare la diversità culturale interna al continente europeo (le culture protestanti gotiche e comunitarie, le culture cattoliche barocche e individualiste, le culture ortodosse spiritualiste e iconoclaste) in un fattore di disgregazione politica dell’unione europea, e soprattutto per piegare la resistenza del lavoro alla definitiva sottomissione al globalismo capitalista. Riduzione drastica del salario, eliminazione del limite delle otto ore di lavoro quotidiano, precarizzazione del lavoro giovanile e rinvio della pensione per gli anziani, privatizzazione dei servizi. La popolazione europea deve pagare il debito accumulato dal sistema finanziario perché il debito funziona come un’arma puntata alla tempia dei lavoratori.
Cosa accadrà? Due cose possono accadere: o il movimento del lavoro riesce a fermare questa offensiva e riesce a mettere in moto un processo di ricostruzione sociale dell’Unione europea, o il prossimo decennio vedrà in  molti luoghi d’Europa esplodere la guerra civile, il fascismo crescerà dovunque, e il lavoro sarà sottomesso a condizioni di sfruttamento ottocentesco.
Ma come fermare l’offensiva?

Esorcismi satanici all’apparir del vero

Non sono un accanito tifoso di Nanni Moretti, non tutti i suoi film mi piacciono e lui mi è abbastanza antipatico. Ma alcune delle sue prove (Bianca forse più di ogni altra) denunciano il genio. E quando vidi Habemus papam mi inginocchiai davanti alla grandezza di questo regista.
Sullo sfondo della splendore barocco della Chiesa di Roma, incarnazione terrena di una potenza ultraterrena, quel film parla della depressione contemporanea: il mondo che gli uomini hanno costruito è  uscito dall’orbita dell’umano per entrare nell’orbita di una divinità tecnica che l’uomo ha creato e di cui ha perduto il controllo. Troppo complesso, troppo veloce, il mondo che la potenza tecnica ha sottratto alla volontà divina. Troppo crudele per poter essere elaborato secondo le categorie di cui l’umano dispone. E il divino è null’altro che la proiezione fragile di un’illusione umana, e a nulla serve dio, quando siamo finalmente capaci di comprendere l’ultima verità: che non vi è alcuna verità nella nostra storia, non vi è alcuna speranza, solo vi è il piacere dei sensi e della poesia, e la gioia della costruzione collettiva, che è illusione collettiva, costruzione di un ponte di sensi sull’abisso del non essere del senso. Caminante no hay camino, el camino se hace al andar.
Ma quanta energia occorre per camminare quando sappiamo che non vi è alcun percorso e alcun punto di arrivo, quanta energia occorre perché quel ponte possa sorreggere il nostro cammino, quanta energia occorre perché l’illusione possa produrre edifici eventi scoperte. Quell’energia si esaurisce quando l’entropia si impadronisce del cervello.

Aaron Swartz e Bartleby

Non ho mai conosciuto personalmente Aaron Swartz, e non posso interpretare il suo suicidio, perché quella scelta non è mai effetto di una singola causa ed è comunque impossibile da “spiegare”.
Eppure.
Eppure io so qualcosa su quel che l’ha spinto a fare quello che ha fatto.
Aaron era un programmatore, creatore del formato RSS, e anche scrittore, attivista e ricercatore. Recentemente ha svolto un ruolo centrale nella campagna SOPA (Stop online piracy act) che si è conclusa con un successo e ha impedito una limitazione dei diritti della rete. Era conosciuto dai suoi amici, ma anche dall’FBI per aver scaricato grandi quantità di dati per usarli nella sua ricerca e per rendere pubblici documenti soggetti a proprietà privata. Nel 2008 Swartz aveva scaricato e messo a disposizione di tutti circa il 20% del database Public Access to Court Electronic Records (PACER)gestiti dall’Administrative Office degli Stati Uniti.
Inoltre, secondo le autorità federali Swartz aveva messo in rete gratuitamente un gran numero di articoli accademici dato che come ricercatore disponeva di un account JSTOR.
JSTOR è un archivio digitale, e come altri database accademici rende disponibile testi a pagamento. Ogni articolo costa tra 19 e 39 dollari. Inoltre JSTOR accetta sottoscrizioni solo da istituzioni, il che significa che uno studioso indipendente o un ricercatore senza affiliazione istituzionale o un ricercatore precario non può accedervi.

Laurea a Trichet per Bancarotta Fraudolenta

Il giorno 17 settembre 2012 l’Università di Bologna attribuisce la Laurea ad honorem a Jean Claude Trichet.
 
Chi è Jean Claude Trichet e cosa ha fatto per meritare questa onorificenza da una istituzione in cui un tempo si coltivava lo studio e la dignità? Jean Claude Trichet è stato Presidente della Banca centrale europea negli anni in cui l’Europa, dove da cinque secoli milioni di ingegneri e poeti, agronome e operai, contadine e medici, imprenditori e scienziate hanno contributo al sapere e alla ricchezza, sprofondava nella BANCAROTTA (fraudolenta).
 

Il Presidente della Repubblica delle Idee

In un'intervista con Adam Mitchnik pubblicata qualche giorno fa dal quotidiano la Repubblica il presidente Napolitano ammette di essere stato dalla parte dei carri armati sovietici che invasero  Budapest  uccidendo gli operai insorti nel 1956. Potremmo aggiungere che il presidente Napolitano, in quanto dirigente del Partito comunista italiano negli anni dello stalinismo, ha pensato che fosse giusto sterminare i kulaki, internare i dissidenti politici, eliminare gli anarchici e i trotzkisti e così via assassinando.
 
Ma era giovane. Poi è venuta la primavera di Praga e Giorgio Napolitano ha capito che non era giusto sterminare sistematicamente chi non è d’accordo e affamare milioni di uomini e donne. E’ diventato democratico.  Ciò non gli ha impedito di stare dalla parte della maggioranza del comitato centrale del PCI quando il partito espulse i dissidenti del Manifesto proprio per le posizioni che questi avevano preso sulla primavera di Praga. E non gli ha impedito di applaudire al Ministro degli Interni Francesco Cossiga quando questo dava ordine di sparare ai dissidenti nelle strade italiane, quando faceva assassinare Francesco Lorusso e Giorgiana Masi, e faceva chiudere con la forza le radio libere.
E adesso?
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