L’Inghilterra è sempre stato un paese particolarmente abile nel reinventarsi. Era la terra che aveva schiavizzato mezzo mondo col suo colonialismo, poi è diventata quella che lo ha salvato dal Nazismo. Era il paese in cui alla fine del 1945 gli sfollati avevano dato vita alle occupazioni di case più massicce nella storia europea, poi è diventato l’incubo yuppy degli anni della Thatcher. Era la Cool Britannia del New Labour, poi è diventata ‘la cosa’ scontenta e sanguinante dell’attuale governo conservatore. Ma a ben guardare, sotto tutti questi capovolgimenti e cambi di maschera, qual’è la verità sull’Inghilterra?
Marx fuori dall'accademia. Ovvero: ciò che ritorna
Marco Assennato, Loriana Cavaleri, Salvatore Cavaleri, Giovanni Di Benedetto, Sandro Gulì, Marcella Maisano
Intro: leggere Marx, si poteva, all’alba degli anni 2000, solo fuori dall’accademia. Questo posizionamento però, lungi dal restare un fatto meramente topologico, ha assunto il carattere del dispositivo ottico. Una idea del fare teoria, nutrirsi, socializzare sapere, lontana anni luce dall’indugio filologico, pienamente indifferente alle filiazioni, alle famiglie teoriche, capace di giustificare i passaggi concettuali semplicemente in forza dell’urgenza del presente. Marx era per noi un autore qualsiasi, nulla di sacro in lui. Niente di indiscutibile. Così un collettivo divertito rivolgeva il suo “Goodbye” ai padri politici, proprio riprendendosi il classico.
From FIFA to Lacan: the transparence of power
On the 2nd December 2010 FIFA announced the country that will host the FIFA World Cup in 2018. This may seem an unusual place to start to unravel the trends of power - but the reaction to this announcement and to the beginning of the release of 251,287 US diplomatic cables by Wikileaks, gives a hint of a shift in attitudes towards democracy and corruption.
Dalla piazza di Bologna all'inizio del secondo decennio
Fin dal tredicesimo secolo la piazza di Bologna è un posto politicamente significativo, quindi bene ha fatto la FIOM a sceglierla per iniziare una nuova fase e per anticipare lo sciopero nazionale dei metalmeccanici che avrà luogo domani. Si comincia con uno sciopero pienamente riuscito in tutte le fabbriche metal meccaniche della regione (percentuali che stanno intorno all’85%) un corteo di cinquantamila e forse più, una partecipazione studentesca imponente. Vedremo domani cosa accade in tutto il paese, ma un paio di cose ormai possiamo dirle.
Il suicidio come forma di protesta in Romania e in Tunisia
Il 24 dicembre 2010, nel Parlamento rumeno, un uomo in fin di vita urla "Libertà!" a squarcia gola, mentre, insanguinato, viene portato via dai soccorsi. Si era appena gettato nel vuoto, dal balcone dei giornalisti, poco prima che il premier iniziasse il suo discorso.
Quest’immagine surreale contiene in sé la rappresentazione impietosa della società rumena. Una classe politica autistica e un’opinione pubblica afasica.
