european movement

La logistica degli intellettuali

Iniziamo dalla domanda fondamentale. Cos’è un intellettuale? 

Osare rispondere richiede una certa dose di spregiudicatezza, ma ci si proverà ugualmente. Un intellettuale è una persona in grado di analizzare problemi non specialistici (e di de-specializzare problemi fino ad allora considerati tali) al fine sia di riformulare le problematiche contenute in essi, sia di proporre soluzioni tattico-dinamiche e strategico-strutturali. Diversamente da altre figure, come il poeta o il mistico, l’intellettuale agisce solo in quanto membro di un consorzio umano e in questo senso i problemi e le soluzioni a cui lavora riguardano la vita in comune.

Essere altrove (e solo connettere!)


«I'll be all around in the dark - I'll be everywhere» 

- Tom Joad 

SCOMPARSA. Molti dei gruppi radicali del III Millennio hanno scelto, almeno a parole, di rinunciare allo scontro frontale con il Potere. Un Potere che ha perso ogni significato, che è diventato pura simulazione. Elogiano, questi gruppi, la responsabilità individuale. Scelgono la «scomparsa», come tattica politica ed esistenziale, il rifugiarsi nelle mille «zone temporaneamente liberate». Di «Potere» non ne vogliono affatto, temendo il conflitto – o la somiglianza – con la struttura gerarchica di dominanza.

Internship - A Periphery

There is a place, at the periphery of the work market, where many of us are still held. It is a space that resembles that of the ‘sweat lodge’, the tent at the periphery of the village where teenage Lakota Native Americans used to spend a few weeks of sacrifice and purification before entering the adult age. This place is now called internship, and, like all peripheries, it is a grey limbo, a space of suspension, where the laws of the centre do not apply and the freedom of the terra incognita remains only as the memory of a mythical past.

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