biopolitics

Un decalogo per pensare ed agire collettivamente, nel presente

Un decalogo per pensare il presente ed agire collettivamente in esso. Con la “lentezza” necessaria. La lentezza è consapevolezza e attenzione al ‘qui e ora’. A volte, pare indispensabile una ‘snap decision’, cioè decidere rapidamente, esercitare una capacità – la velocità - che va conservata a patto che ci sia una lucidità e una consapevolezza alla base, ma soprattutto una 'libertà di pensiero e d'azione', in verità, negletta socialmente.
Gli antichi greci la chiamavano kairòs, il momento opportuno.

L'intelligenza ribelle della vita

“C'ést une révolte!” “Non, Sire, c'est une révolution”, rispose il duca de La Rochefoucauld-Liancourt a Luigi XVI la notte del 14 luglio 1789, dopo la caduta della Bastiglia e la defezione delle truppe reali davanti all'insurrezione popolare. Si affermava in quel momento “la grandezza dell'uomo di fronte alla piccolezza dei grandi”, come disse Robespierre, ed arrivava al culmine il pathos che per decenni aveva acceso gli animi di fronte alla possibilità di liberazione del genere umano dalle carceri del buio medievale.

The art of critique in the age of precarious sensibility

Our task is to investigate how ultimately corruption can be forced to cede its control to generation

Michael Hardt, Antonio Negri

In a lecture hold in 1978, Michel Foucault addresses the question of critique as follows:

“Critique is the movement by which the subject grasps the right to question truth in relation to the power it gives rise to, and power in relation to the discursive creation of truth. From this point of view, critique becomes the art of deliberate escape from servitude, of reflected non-conformability. In the realm of the game which can be described as the politics of truth, critique would thus function as an act of desubordination.” [1]

Syndicate content