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Per Una Società Senza Capitalismo, Per Una Democrazia Senza Parlamento
Relazioni Sociali: Manifesto per 3punto0
Se su Web 2.0 non c'è una definizione univoca (quando i termini diventano di "successo", se ne perde l'eziologia), perché voler "definire" il "concetto" di 3punto0 ? O'Reilly nel 2004, usò Web 2.0 per indicare quell'arcipelago di applicazioni, sw, ambienti che consentivano un elevato grado di interazione e collaborazione tra utenti in rete. In questo senso, O'Reilly e gli altri intendevano contrapporlo al web originario, 1.0. Sono molti quelli - e tra loro anche Tim Berners Lee, che la rete l'ha fondata - che di fronte a questo neologismo hanno qualche difficoltà euristica. Il termine “Web 2.0", coniato appositamente nel 2005 da Tim O’Reilly per designare molteplici tecniche e applicazioni interattive in Internet, tuttavia, dal momento che la gran parte delle tecnologie non è qualcosa di nuovo, descrive innanzitutto una rinnovata filosofia in relazione a InterNET.
Un decalogo per pensare ed agire collettivamente, nel presente
Un decalogo per pensare il presente ed agire collettivamente in esso. Con la “lentezza” necessaria. La lentezza è consapevolezza e attenzione al ‘qui e ora’. A volte, pare indispensabile una ‘snap decision’, cioè decidere rapidamente, esercitare una capacità – la velocità - che va conservata a patto che ci sia una lucidità e una consapevolezza alla base, ma soprattutto una 'libertà di pensiero e d'azione', in verità, negletta socialmente.
Gli antichi greci la chiamavano kairòs, il momento opportuno.
Emergenza e guerra: scelta politica della Babele post-moderna
Esistono dei luoghi in cui SudEst e NordOvest della terra si guardano da vicino e finiscono con lo sfiorarsi. A volte si toccano, nonostante la ritrosia del NorOvest, la sua persistente tentazione di tenere alla larga l'altra parte del mondo. Sono rari i possibili approdi e contatti, ma ci sono, disseminati nella morfologia geografica e storica. Da un po' di mesi i cigolii delle assi di legno fradicio di barche vaganti nei marosi e cariche di vite, fanno da sottofondo al miope incedere della globalizzazione. Nel frattempo, Saif al Arab e Saadi, mai saliti su una zattera, volano a Parigi e Londra e trattano il loro ruolo dopo la mattanza, ancora in corso in mare e sulla terra ferma. Saif trova la morte, per mano degli stessi “interlocutori”, nei successivi giorni.
Beni fisici collettivi e cultura globale
1. Uomini precari
Precari. L'umanità ed il mondo. Precaria. La condizione umana nel mondo. Incertezza, insicurezza, instabilità: il peculiare contenuto dell'esistenza collettiva. Il termine, “precario”, deriva dal latino precarìu(m), a significare propriamente “ottenuto con preghiere”, da prex, precis, appunto, “preghiera”. Nel diritto romano, ci riferisce alla concessione di un bene, gratuitamente o con un canone simbolico, con patto di restituzione, in qualsiasi momento e senza necessità di preavviso; ora, indica un comodato del quale non è stato stabilito il termine di scadenza e che prevede, quindi, che il bene dato in godimento, possa essere richiesto in restituzione in qualsiasi momento.
