“Vive! Vive! Vive!”, sembrano ripetere, come una pietosa bugia, quegli hashtag che accompagnano il feretro virtuale di Steve Jobs per le cyber-piazze del pianeta. Chi non e’ pratico di Twitter non puo’ sapere che quegli #iSad e #Thankyousteve non sono altro che “chiavi di ricerca” per inseguire il morto, per accodarsi alla sua infinita veglia funebre, la' dove il corpo del Martire e’ portato di mano in mano, ridotto in milioni di pixel, re-tweettato di polpastrello in polpastrello. Al suo passaggio, tutti vorrebbero allungare un dito per sfiorarlo, tutti hanno qualcosa da gridare: un “grazie”, un “ci mancherai”. E cosi’ la salma digitale del Mahatma– “grande anima” – viene trascinata dalla folla oceanica e solitaria, per l’ultimo saluto, prima che il fuoco della pira lo consumi.