intellectuals

Semio-capital and the problem of solidarity

This text is based on a panel talk (together with Nina Power) by Bifo during the event ‘We Have Our Own Concept of Time and Motion’, organised by Auto Italia in collaboration with Federico Campagna, Huw Lemmey, Michael Oswell and Charlie Woolley in August 2011.
 
I beg your pardon for the frantic way of my exposition, but the problem is that the object of my reflections is frantic. We are doing so many things without really understanding what is the framework of our actions. I do not pretend to clarify this framework or our understanding of it; I don’t even pretend to come to some conclusions in this short time. But I will try to say something about the coming problem; the coming collapse; the coming insurrection.
 

La logistica degli intellettuali

Iniziamo dalla domanda fondamentale. Cos’è un intellettuale? 

Osare rispondere richiede una certa dose di spregiudicatezza, ma ci si proverà ugualmente. Un intellettuale è una persona in grado di analizzare problemi non specialistici (e di de-specializzare problemi fino ad allora considerati tali) al fine sia di riformulare le problematiche contenute in essi, sia di proporre soluzioni tattico-dinamiche e strategico-strutturali. Diversamente da altre figure, come il poeta o il mistico, l’intellettuale agisce solo in quanto membro di un consorzio umano e in questo senso i problemi e le soluzioni a cui lavora riguardano la vita in comune.

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