insolvency

El derecho a la insolvencia

Austeridad en Europa

Los fanáticos del fundamentalismo económico dicen que “el trabajador alemán no quiere pagar las facturas del pescador griego” y, mientras tanto, enfrentan a los trabajadores entre sí, llevando a Europa al borde de la guerra civil.

La entidad que es "Europa" fue concebida a raíz de la Segunda Guerra Mundial, como un proyecto para superar el nacionalismo moderno y crear una unión no identitaria basada en los principios del humanismo, la ilustración y la justicia social. ¿Qué queda de este proyecto original, después del reciente colapso financiero que ha asaltado la economía estadounidense y ha puesto en peligro a la zona euro? Desde el comienzo de la Unión Europea, el perfil constitucional de la entidad europea ha sido débilmente definido, de manera que el objetivo económico de prosperidad y las limitaciones del monetarismo financiero han tomado el lugar de una constitución. En la década de 1990, el Tratado de Maastricht marcó un punto de inflexión en este proceso. Sancionó la constitucionalización de la regla monetarista y sus implicaciones económicas: una disminución del gasto social, reducción de los costes laborales y un aumento de la competencia y la productividad. Los efectos de una aplicación intolerante de las reglas de Maastricht se hicieron evidentes en 2010: aplastando a Grecia e Irlanda y poniendo en peligro otros países, la crisis financiera mostró las contradicciones entre los deseos de crecimiento económico y estabilidad social, y la rigidez monetarista. En esta situación, las reglas de Maastricht han demostrado ser peligrosas, y la concepción global de la UE, basado en el protagonismo de la competencia económica, ha revelado su fragilidad.

 

Il bisonte e la locomotiva

 Qualche giorno fa ho letto su un giornale questa dichiarazione di Nichi Vendola:

“IL PD ha dimostrato una grande generosità sostenendo Monti, ma in ogni caso noi non romperemo per questo con Bersani perché la cosa più importante è la prospettiva. Noi non siamo il governo, vogliamo chiudere il berlusconismo con una svolta a sinistra. Monti faccia la sua opera, nel tempo più breve possibile e poi la parola passi alla democrazia.”

Chissà se Nichi Vendola può rendersi conto della bestialità che gli è uscita di bocca. Qui provo ad aiutarlo nella riflessione.

I buoni sono buoni

Il discorso sulla democrazia è concluso. Capitalismo finanziario e democrazia sono incompatibili. La democrazia è stata cancellata e qualsiasi scelta politica che si fondi sulla presupposizione dell’esistenza della democrazia va considerata da questo momento in avanti come collaborazione con la dittatura finanziaria. Viviamo ed agiamo nella sfera di una dittatura feroce, seppure impersonale, anzi tanto più feroce in quanto impersonale. L’azione deve quindi assumere il carattere dell’esodo, dell’abbandono dello spazio dominato dalla dittatura, e dell’appropriazione. Per questo l’occupazione è la forma generale dell’azione. Occupare significa al tempo stesso: compiere un gesto simbolico di denuncia, mettere in moto un processo di riattivazione della solidarietà e riappropriarsi di qualcosa che è necessario per la sopravvivenza.
 
Ma l’appropriazione deve diventare il paradigma della prossima fase di espansione del movimento, manifestazione specifica dell’insolvenza. Insolvenza significa costruzione delle strutture della sopravvivenza (ristoranti popolari, case collettive, strutture di autoformazione) che ci permetteranno di sottrarci al debito materiale della miseria e al debito simbolico della solitudine, insomma ci permetteranno di cominciare a vivere.
 

The Right to Insolvency and the Disentanglement of the General Intellect's Potency

Austerity in Europe
 
"The German worker does not want to pay the Greek fisherman's bills," the fanatics of economic fundamentalism are saying, while pitting workers against workers and leading Europe to the brink of civil war.
 
The entity that is "Europe" was conceived in the aftermath of the Second World War as a project to overcome modern nationalism and create a non-identitarian union based on principles of humanism, enlightenment, and social justice. What is left of this original project, after the recent financial collapse that has stormed the American economy and jeopardized the Eurozone? Since the beginning of the European Union, the constitutional profile of the European entity has been weakly defined, such that economic goals of prosperity and monetarist financial constraints have taken the place of a constitution. In the 1990s, the Maastricht Treaty marked a turning point in this process. It sanctioned the constitutionalization of monetarist rule and its economic implications: a decrease in social spending, cuts in labor costs and an increase in competition and productivity. The effects of a narrow application of the Maastricht rules became evident in 2010: overwhelming Greece and Ireland and endangering other countries, the financial crisis exposed the contradictions between the desires for economic growth, social stability, and monetarist rigidity. In this situation, the Maastricht rules have been shown to be dangerous, and the overall conception of the EU, based on the centrality of economic competition, has revealed its frailty.
 
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