art
Financial Obelisks: on the return of the monumental
King Yunan and the Sage Duban
Perché gli artisti? MACAO è la risposta
“perché i poeti nel tempo della povertà?” chiede Holderlin nel suo poema “Pane e vino”.
E commentando questo verso, Heidegger dice: “Forse siamo nel momento in cui il mondo va verso la sua mezzanotte”.
In nome del vuoto
Il 5 maggio un gruppo di artisti, architetti, insegnanti e studenti e lavoratori precari della scuola e della comunicazione hanno occupato un edificio chiamato Torre Galfa e l’hanno rinominato Macao. L’edificio è un grattacielo di trentacinque piani, abbandonato da quindici anni.
Dieci giorni dopo l’occupazione, mentre il corpo gigantesco del precariato cognitivo milanese cominciava a stiracchiare le sue membra e a sintonizzarsi con la torre, sono entrati in azione gli esecutori del piano di sterminio finanziario. Il proprietario, noto alle cronache giudiziarie come corrotto e corruttore, ha deciso che quel posto è suo e deve rimanere com’è: vuoto. Tutto deve essere vuoto nella città, perché il capitalismo finanziario ha bisogno di distruggere ogni segno di vita. Le risorse materiali e intellettuali vengono progressivamente inghiottite, annullate, perché i predatori possano espandere la loro insensata ricchezza.
Per la prima volta, occupando la Torre, il movimento è uscito dalla sfera dell’underground e si è proiettato verso l’alto. Non è un movimento di talpe, ma di sperimentatori. Le talpe ora debbono venire fuori, debbono occupare ogni spazio, e contenderlo all’organizzazione di morte che si chiama Banca Centrale Europea.
A Model Power
At the end of the decade which saw Silvio Berlusconi, Italy's Prime Minister and one of Europe's richest men, hospitalized by a well aimed plaster statuette of the Milanese Duomo it may be relevant to ask; what power can a model have?
Proposal for a Landscape Architecture in Advance of the Disintegration of Human Civilization
"30/40 years ago we were still debating about what the future would be; Communist, Fascist, Capitalist, whatever...Today nobody even debates these issues, we all silently accept global capitalism is here to stay. On the other hand we are obsessed with cosmic catastrophes; the whole of life on earth disintegrating because of some virus, because of an asteroid hitting the earth and so on...
So the paradox is that it is much easier to imagine the end of all life on earth than a much more modest radical change in capitalism"
